Catania, 7 febbraio 2015 – Dopo l’approvazione nel 2014 dalla Camera dei Deputati del disegno di legge n. 1345 recante “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”, il 26 gennaio 2015 le commissioni Ambiente e Giustizia del Senato hanno ultimato i lavori sull’esame del ddl.

Nel nuovo testo vengono introdotti quattro nuovi reati:

1. inquinamento ambientale

2.disastro ambientale

3. traffico e abbandono di materiale radioattivo

4. impedimento di controlli ambientali

Entriamo nel merito dei nuovi reati ambientali.

1. Inquinamento ambientale (art. 452-bis)

Riguarda la condotta di chi, in violazione di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative specificamente poste a tutela dell’ambiente e la cui inosservanza costituisce di per sé illecito amministrativo o penale, cagiona una compromissione o undeterioramento rilevante:

1) dello stato del suolo, del sottosuolo, delle acque o dell’aria;

2) dell’ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna selvatica.

è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000.

La pena è aumentata quando l’inquinamento è prodotto in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolopaesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.

Disastro ambientale (art. 452-ter)

Costituisce disastro ambientale l’alterazione irreversibile dell’equilibrio dell’ecosistema o l’alterazione la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali, oppure l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza oggettiva del fatto per l’estensione della compromissione o per il numero delle persone offese o esposte a pericolo. Chiunque provoca un disastro ambientale è punito con la reclusione da cinque a quindici anni. Anche in questo caso, la pena è aumentata se il reato è commesso in aree naturali protette o sottoposte a vincoli.

Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452-quinquies)

La fattispecie comprende la cessione, l’acquisto, la ricezione, il trasporto, l’import-export, il procurare ad altri, la detenzione o il trasferimento di materiale ad alta radioattività; tali condotte sono punite con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000. La stessa pena colpisce il detentore che abbandona materiale ad alta radioattività o che se ne disfa illegittimamente.

Impedimento del controllo (art. 452-sexies)

Chi, negando l’accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi,impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientali, oppure ne compromette gli esiti, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Aggravante delle pene per i nuovi reati è considerata l’associazione finalizzata a commettere uno dei delitti oppure “all’acquisizione della gestione o comunque del controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti o di servizi pubblici in materia ambientale”.

Una riduzione delle pene è prevista per il “ravvedimento operoso” di chi si adopera per evitare che l’attività delittuosa venga portata a conseguenze ulteriori, oppure aiuta concretamente l’autorità di polizia o l’autorità giudiziaria nella ricostruzione del fatto, nell’individuazione degli autori o nella sottrazione di risorse rilevanti per la commissione dei delitti, o provvede alla messa in sicurezza, alla bonifica e, ove possibile, al ripristino dello stato dei luoghi.

In caso di condanna, è sempre ordinata la confisca delle cose che costituiscono il prodotto o il profitto del reato o che servirono a commettere il reato oppure dei beni di valore equivalente di cui il condannato abbia anche indirettamente o per interposta persona la disponibilità.

Il condannato è tenuto al recupero e, ove tecnicamente possibile, al ripristino dello stato dei luoghi.

Come tutte le operazioni frutto di compromessi politici, tanto più laddove si interviene anche su una materia giuridicamente delicata e tecnicamente complessa, il testo ora al Senato presenta, anche agli occhi del Wwf, dei limiti che vanno corretti.

Seguiremo con molto interesse gli sviluppi della questione.

 

Reati ambientali: cosa cambia nel disegno di legge n. 1.345 “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”.