Giugno 2016 – Le “Linee guida per le attività di programmazione e progettazione degli interventi per il contrasto del rischio idrogeologico” sono state realizzate nella consapevolezza che collaborazione proattiva dei territori, polifunzionalità degli interventi e integrazione delle diverse strategie di mitigazione del rischio sono necessarie per ottenere buoni risultati in un settore, come quello della prevenzione, che interessa di fatto ogni singolo cittadino.

Il documento si articola in singole sintetiche schede, relative alle tematiche che maggiormente incidono sull’efficacia degli interventi, ovvero:

  • la valutazione del rischio,anche residuo, e definizione della relativa gestione;
  • la valutazione comparata delle diverse opzioni tecniche praticabili;
  • la coerenza con la pianificazione e programmazione vigenti;
  • l’analisi sistemica con particolare riguardo ai fenomeni indotti ed alla verifica dell’intero ciclo di vita dell’opera;
  • le specifiche valutazioni di carattere idrologico, idraulico fluviale e geologico;
  • gli effetti sulla morfodinamica fluviale e costiera, sull’ecosistema, sulla chimica delle acque e sugli aspetti sociali ed economici;
  • le considerazioni sulla resilienza dell’intervento, anche in relazione a scenari di cambiamento climatico.

Le schede, oltre a utili note di carattere tecnico, normativo e regolamentare, fanno riferimento a una vasta base di conoscenza, costruita in un dialogo serrato e positivo con il mondo delle professioni, e i cui singoli contributi vengono quindi condivisi integralmente.

Le schede, a loro volta, sono strutturate in 6 sezioni:

1. Indice di rilevanza rispetto ai fenomeni alluvionali, geomorfologici di versante e marittimi/costieri

2. Inquadramento generale

3. Indicazioni

4. Riferimenti normativi specifici

5. Rimandi ai contributi pervenuti

6. Riferimenti bibliografici e operativi specifici.

Le “Linee guida per le attività di programmazione e progettazione degli interventi per il contrasto del rischio idrogeologico” sono un file ancora aperto ai contributi e ai suggerimenti del mondo professionale e dei tecnici che a diverso titolo sono impegnati nel settore degli interventi strutturali per la riduzione del rischio idrogeologico. In questo senso, critiche, osservazioni e ogni elemento utile ad integrare il lavoro realizzato da #italiasicura rappresenternno un valore aggiunto per migliorare, sempre di più, uno strumento pensato per supportare l’azione complessiva nella lotta al dissesto idrogeologico.

Tutti i contributi inviati fino all’11 luglio pv, all’indirizzo di posta elettronica segrtecitaliasicura@governo.it, saranno discussi al fine di migliorare la versione da oggi online.

Già nel prossimo mese di luglio sarà quindi online su italiasicura.governo.it la nuova versione del lavoro, aggiornata anche con i contributi pervenuti. Il file, dopo la scadenza dell’11 luglio, rimarrà comunque aperto a tutti i contributi utili a migliorarlo e, sempre nello spirito del miglioramento continuo di questo strumento, è programmata una serie di progressivi aggiornamenti con cadenza semestrale.

“Una progettazione veloce, sostenibile e adeguata ai nuovi scenari climatici – osserva il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è il punto imprescindibile di partenza di una programmazione seria per un Paese come l’Italia ad alto rischio idrogeologico. Le linee guida, aperte al contributo tecnico dei protagonisti della cura del territorio, sono uno strumento utile in questa direzione”.

“E’ fondamentale per l’intero sistema, avere la possibilità di investire nella progettazione delle opere – così Mauro Grassi, responsabile #italiasicura – da oggi abbiamo risorse, i 100 milioni di euro che il Governo Renzi ha stanziato per progettare le opere capaci di ridurre il rischio rappresentato da frane e alluvioni e con queste linee guida offriamo agli addetti ai lavori uno strumento in più, utile a garantire interventi di migliore qualità, più efficaci e soprattutto, il più possibile condivisi”.

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#italiasicura: “Linee guida per le attività di programmazione e progettazione degli interventi per il contrasto del rischio idrogeologico”
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