27 agosto 2012. Uno studio dell’Università del Texas rivelerebbe una forma di relazione più stretta di quanto si immagini tra una tipologia di terremoti definiti “lievi” e l’iniezione di fluidi nelle profondità del sottosuolo. Lo studio parte dell’analisi degli eventi sismici registrati tra il 2009 e il 2011 nella regione di Barnett Shalenel nord del Texas.I ricercatori si sono soffermati sulla rilevazione che questi terremoti si verificherebbero a pochi chilometri di distanza da alcuni pozzi di iniezione usati per la produzione di energia geotermica, l’estrazione del petrolio e lo smaltimento dei fluidi usati per la fratturazione idraulica.

Secondo Cliff Frohlich, ricercatore senior del Dipartimento di Geofisica dell’Università di Austin e autore dello studio pubblicato su Pnas, “non è possibile provare direttamente che un terremoto sia stato causato dai pozzi di iniezione, ma appare ovvio che questi ultimi aumentano la probabilità che i sismi si verifichino”. Grazie all’alta densità di strumenti di rilevazione impiegati nell’area, Frohlich è stato in grado di analizzare gli eventi sismici accaduti al di sotto della magnitudo 1.5, decisamente lievi perché possano essere avvertiti in superficie.

Gli epicentri rilevati in modo più certo – dentro un raggio di 1,5 km – sono stati raggruppati in otto gruppi, tutti verificatisi in un raggio di 3,2 km da uno o più pozzi. Si tratta di un dato importante, considerando che precedentemente il National Earthquake Information Center era riuscito a rilevare solo 2 gruppi di eventi sismici nell’area che potessero essere messi in relazione con l’iniezione di fluidi.

I pozzi vicini agli eventi sismici rilevati sono tutti ad alto tasso di iniezione con oltre 150mila barili di acqua al mese. C’è tuttavia da rilevare che la regione di Barnett Shale ospita più di cento pozzi con un’attività simile ma nelle vicinanze non si è registrata alcuna scossa. Perciò – ipotizza Frohlich –l’attività di iniezione potrebbe essere scatenante per i terremoti solo se il fluido raggiunge la faglia più vicina riducendo l’attrito.

Fonte: geologi.info

Le iniezioni di fluidi possono aumentare il rischio di sismi lievi