Acireale, 23/09/2013. Il Piano regionale per l’assetto idrogeologico (P.A.I.) ha individuato già nel 2006 (e con l’aggiornamento nel 2011) il torrente Platani come un’area ad alto rischio idraulico (R3 nel tratto di monte e R4 nel tratto che sfocia a mare); inoltre sono presenti  anche 2 siti di attenzione che testimoniano la propensione dell’area al rischio geologico.

ACIREALE SITO

Le bombe d’acqua fanno morti solo dove l’uomo non rispetta le regole, nei territori ormai cementificati dalla miopia delle amministrazioni comunali che invece di investire in conoscenza e opere di mitigazione, impiegano i pochi fondi a disposizione per sagre, feste e opere pubbliche a “ritorno politico immediato”.

Si continua con il walzer delle responsabilità e si continua a morire nelle strade delle nostre città, dove ogni cittadino dovrebbe sentirsi “sicuro” a casa propria.

Quando le istituzioni si metteranno insieme per risolvere i problemi e cominciare a negare qualche concessione edilizia in aree a rischio geologico?

Quando si aggiorneranno i piani regolatori generali delle nostre città?

Quando saranno redatti, aggiornati ed esercitati i piani di protezione civile comunali?

Quando potremo dire, dopo un violento nubifragio, meno male che il mio comune ha investito nella prevenzione?

Purtroppo, sperando di sbagliarmi, tra un paio di giorni caleranno i riflettori e aspetteremo la prossima disgrazia…

Carlo Cassaniti

Torrente Platani area a rischio idraulico già nel 2006. Fare sistema per prevenire tragedie annunciate.