Catania 21.11.2013 – Le immagini di morte e distruzione giunte dalla Sardegna ripropongono in tutta la sua gravità il rischio idrogeologico che c’è  in Italia. La Sicilia non è esente, anzi, vi è interessato circa l’80% del territorio. Ne abbiamo parlato con Carlo Cassaniti, docente di Normativa geologica dell’Università di Catania ed ex Vice Presidente dell’Ordine regionale dei Geologi.


“Il quadro idrogeologico della Regione siciliana  -afferma  – è purtroppo fermo ad una fotografia del 2006 quando venne approvato il piano regionale per l’assetto idrogeologico. Purtroppo molte delle previsioni di questo piano sono state smentite nel tempo con gli eventi alluvionali del 2009 di Giampilieri e poi nel 2011 sempre nella zona del messinese e non ultimo quest’anno anche ad Acireale c’è stata una vittima.  In Sicilia abbiamo circa l’80% del territorio ad alto rischio ma soprattutto ci sono pochi fondi e parlare di prevenzione è un eufemismo. Nella legge di stabilità che si sta per approvare il Governo ha annunciato di volere finanziare, per il 2014, 20 milioni di euro e 30 milioni per il 2015. Se pensiamo che in Sardegna solo per gestire l’emergenza il giorno dopo sono stati stanziati 20 milioni dallo Stato ci rendiamo conto quanto è alta la forbice tra i costi di prevenzione e quelli dell’emergenza: è di 1 a 10″.

“Agire in emergenza costa 10 volte di più che agire in fase di prevenzione. Questa diventa soprattutto un fatto culturale perché il cittadino è poco consapevole, la percezione del rischio è bassa per via della scarsa comunicazione dei piani protezione civile per esempio. In Sicilia – prosegue –  tra le zone più a rischio vi è la provincia di Messina dove vi è un numero di comuni molto piccoli, pari a 108, ubicati tra i Peloritani ed i Nebrodi. Si tratta di una zona geologicamente giovane e pertanto con dei versanti in continuo movimento. Altra zona ad alto rischio idrogeologico è Caltanissetta. Ma il pericolo in realtà è un po’ ovunque specie in quei centri in cui si è edificato dove non si poteva compresi i greti dei fiumi prova ne sono talvolta i nomi delle strade dove sorgono le case, come ‘via del fiume vecchio’ o altri similari”.

ALLERTA METEO PROTEZIONE CIVILE DEL 28.11.2013

L’80% della Sicilia è a rischio idrogeologico, ma non ci sono soldi