Negli Stati Uniti si studia il territorio e se le ricerche dicono che è a rischio si­smico la popolazione è informata. Le autorità forniscono un “kit di emergenza” composto da una torcia, una coperta, della cioccolata e persino una coca cola. Die­tro il portone di casa di ogni famiglia, in America, c’è un foglio, sul quale è scritto che fare in caso di sisma e dove sono ubicati i centri per l’emergenza. Nel resto del mondo chi provoca un allarme nella collettività senza portare avanti una tesi scientifica finisce in galera e le istituzioni per tranquillizzare tutti spiegano per­ché la tesi è sbagliata. In tutti i paesi industrializzati si studia il territorio e poi attraverso i rapporti si valutano i rischi per strutture pubbliche e private. Anche in Italia si studia tutto questo ma poi i rapporti tecnici restano nel cassetto. Nel resto del mondo chi costruisce senza rispettare le norme vigenti è punito, in Ita­lia no e non serve nemmeno l’ennesimo terremoto come quello de L’Aquila per ri­vedere leggi che una volta corrette dovrebbero poi essere applicate per evitare, dopo un sisma, di vedere tetti posti a livello del marciapiede. È un libro difficile da scrivere quello che vi apprestate a leggere. Un libro scritto con il cuore da ge­nitori fratelli fidanzate ma con dati precisi che denunciano quello che ormai è sci­volato nel dimenticatoio. Quello che non è stato fatto per salvare degli studenti universitari che non sapevano del pericolo che correvano quella notte. Il lavoro si divide in tre sezioni. Una prima con il ricordo della famiglia, una seconda con una intervista di cui sono protagoniste soprattutto le donne, madri, sorelle e fidanzate ed una terza dove vengono presentati alcuni allegati che con­fermano le tesi portate avanti dall’associazione. Noterete che alcune famiglie hanno tralasciato di scrivere la pagina del ricordo, chi non se l’è sentita di af­frontare l’intervista, chi ha deciso di non pubblicare foto. Non tutti reagiscono allo stesso modo ad un dramma. Si è rispettata la volontà di tutti.

Umberto Braccili

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“Macerie dentro e fuori”. Interviste ai genitori degli universitari vittime all’Aquila. A.V.U.S. 2009